Smartworking: quando e come staccare per stare bene

Abbiamo spesso parlato dei benefici dello smartworking, specialmente negli ultimi mesi. Ce ne siamo occupati anche lanciando un questionario creato per capire come l’Italia abbia affrontato la situazione del lavoro in remoto.

Da quello che emerso lo smartworking:

  • Riduce l’inquinamento
  • Favorisce la conciliazione tra professione e vita privata
  • Ci permette di dedicare tempo ad altri aspetti della nostra priva privata

Nonostante questo si corrono anche dei rischi ovvero l’always on, la connessione ininterrotta, è sempre dietro l’angolo.

Smartworking ai tempi del lockdown

Ribadendo che lo smartworking sia stato valutato in maniera soprattutto positiva, ci sono ancora degli ostacoli. Molte aziende italiane, attuano home working e non smartworking. Di smart, infatti, c’è ancora poco. Lavorare da remoto non significa sempre lavorare meglio, anzi spesso purtroppo diventa più, complicato. L’improvvisazione e la “corsa allo smart working” hanno fatto sì che non sia stato possibile soffermarsi su quelli che sono i potenziali risvolti negativi:

Ecco perchè:

  • il dipendente è sempre raggiungibile attraverso gli strumenti tecnologici;
  • il distacco dal posto di lavoro potrebbe portare all’isolamento e alla mancanza di interazione tecnica e sociale con i colleghi;
  • potrebbe presentarsi il rischio di stress a causa di orari di lavoro eccessivi e sregolati.

Cos’è il diritto alla disconnessione dei dipendenti?

Il diritto di disconnessione è diritto di staccare dal lavoro e di non ricevere o rispondere a qualsiasi contatto al di fuori dell’orario di lavoro stabilito tra il datore di lavoro e il dipendente.

Il diritto alla disconnessione riguarda non solo il diritto di scollegarsi, ma anche quello di non essere “rimproverati” per non essersi connessi.

Rischio di stress e perdita di produttività

I rischi causati dalla mancanza di separazione fra lavoro e vita privata sono gravi per la salute psicologica. I principali possono essere:

  • Tecnostress: ovvero lo stress derivato da un utilizzo lavorativo incorretto delle tecnologie, che porta a sovraccaricare i flussi di informazione generando ansia, insonnia e sintomatologie fisiche come il mal di testa.
  • Sindrome da burnout: ovvero un grave logorio psichico ed emotivo derivato dallo stress lavorativo che può sfociare in disturbi dissociativi, aggressività e svariate problematiche fisiche.

Invece chi riesce a disconnettersi rileva:

  • Meno fatica legata al lavoro.
  • Tassi di procrastinazione molto più bassi.
  • Impegno maggiore sulle attività.
  • Maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata.
  • Maggiore soddisfazione per le loro relazioni lavorative e familiari.
  • Migliore salute mentale e fisica.

Consigli per impostare e valutare il diritto alla disconnessione nella tua azienda

Alcuni consigli pratici per implementare il diritto alla disconnessione per i lavoratori in smartworking:

1. Definisci la disconnessione

I  manager e dipendenti devono avere chiari almeno tre elementi principali:

  1. Il diritto di un dipendente a non svolgere attività lavorative al di fuori del normale orario di lavoro.
  2. Il diritto a non subire alcuna conseguenze negativa per non averlo fatto.
  3. L’obbligo per tutti di rispettare il diritto alla disconnessione altrui (per esempio, non inviando email fuori orario).

Il terzo punto spesso è trascurato soprattutto dai manager. È importante, invece, farlo rispettare in quanto essenziale per assicurarsi che non venga attribuita ad un singolo dipendente tutta la responsabilità.

2. Spiega i motivi

Un altro aspetto rilevante riguarda la spiegazione del motivo per cui viene regolamentato il diritto alla disconnessione e quali sono i rischi del non farlo.

Comunicare semplicemente che si tratta di un obbligo legale potrebbe far sì che dipendenti e manager vedano il diritto alla disconnessione come una mera necessità legale senza un vero significato. Mentre definire chiaramente lo scopo principale è fondamentale per la sua attuazione.

3. Sensibilizzare i manager

I manager giocano un ruolo cruciale nell’implementazione di qualsiasi diritto alla disconnessione. Se un manager continua a inviare email dopo la fine della giornata lavorativa e si aspetta una risposta immediata dai componenti del suo team, questo influenzerà inevitabilmente il comportamento dei dipendenti nel rispettare il diritto alla disconnessione.

Al contrario, quando i manager ricevono una formazione adeguata sull’importanza del diritto di disconnettersi e sull’uso corretto degli strumenti di lavoro, possono garantire che la politica sia seguita dando il buon esempio.

Il nostro consiglio pratico

Qualsiasi sia il tuo ruolo in azienda è fondamentale per tutti imparare a disconnetterci a fine lavoro.

Nel suo libro Drive: The Surprising Truth about what Motivates Us,  Daniel Pink suggerisce: “Stabilisci un rituale di chiusura. Impara quando smettere di lavorare. Cerca di concludere ogni giornata lavorativa allo stesso modo. Raddrizza la scrivania. Esegui il backup del tuo computer. Fai un elenco di ciò che devi fare domani. “



Pubblicato il: 25 Novembre 2020 alle 9:04 pm