L’esperimento svedese delle sei ore lavorative

 

La giornata lavorativa dei paesi occidentali dura mediamente otto ore. Ma da dove proviene questa consuetudine? Durante il corso della storia le ore lavorative sono cambiate, aumentate o diminuite a seconda dei contesti storici o del tipo di lavoro svolto. Se ad esempio nell’Antica Roma si lavorava intorno alle sei ore al giorno, durante la rivoluzione industriale queste aumentarono fino ad arrivare a dieci-quattordici per aumentare la produzione.

Ad un certo punto, ci si rese conto che un orario del genere non solo era proibitivo per il benessere del lavoratore, ma anche dannoso per le fabbriche, creando infatti frequenti casi di assenza per malattia o addirittura di morte del lavoratore. Per questo motivo un imprenditore e sindacalista gallese, Robert Owen, cominciò una campagna a favore di una suddivisione più giusta del lavoro, il suo slogan era “eight hours labor, eight hours recreation, eight hours rest” (otto ore di lavoro, otto ore di tempo libero, otto ore di riposo).

Passeranno decenni prima che questa pratica cominciò ad essere usata in maniera più estesa. La svolta avvenne soltanto nel 1914, quando Henry Ford decise di diminuire a otto ore l’orario lavorativo dei propri lavoratori duplicandogli inoltre la paga. Ciò, oltre ad aumentare il tenore di vita dei lavoratori, aumentò la produttività delle fabbriche spingendo anche altri industriali ad applicare la stessa strategia.

Dai tempi di Ford però, l’economia ed il mondo del lavoro sono cambiati. Le fabbriche sono sempre più automatizzate e i servizi sono diventati il fulcro delle economie occidentali. Ciò ha portato molti a sfidare il vecchio adagio delle otto ore lavorative. Diversi studi infatti indicano che, in alcuni settori, un orario lavorativo ridotto potrebbe aumentare non solo il benessere del lavoratore, ma anche la sua produttività.

Göteborg è la città svedese dove è stato testato per la prima volta su larga scala il modello lavorativo delle sei ore 

Ispirandosi a questi studi, nel 2014 la città di Göteborg ha deciso di effettuare un esperimento su larga scala, diminuendo l’orario di alcune infermiere e dipendenti pubblici da otto ore a sei ore. I risultati sono stati molto soddisfacenti. Infatti, sono diminuite le assenze per malattia e i casi di depressione. Inoltre, a beneficiarne, è stata la produttività. Tutto ciò però ha comportato un costo economico abbastanza elevato dovuto principalmente alle nuove assunzioni effettuate per non interrompere la copertura dei servizi.

Non è la prima volta che a Göteborg si è svolto un esperimento del genere. Da anni infatti un centro Toyota della stessa città ha implementato un orario lavorativo ridotto vedendo aumentate sia la produttività che il benessere dei propri lavoratori. A dimostrazione che in alcuni casi questo nuovo modello potrebbe essere economicamente efficiente.

Da un punto di vista sociale quindi l’esperimento è stato un successo; da un punto di vista economico, invece, rimangono ancora dei dubbi. Di conseguenza, con disappunto dei propri lavoratori, il comune di Göteborg ha deciso di tornare ad implementare il vecchio orario lavorativo. Nonostante ciò, diverse aziende e altri comuni svedesi hanno deciso di replicare l’esperimento cercando di capire in quali casi un orario lavorativo ridotto possa essere efficiente e sostenibile da un punto di vista economico.



Pubblicato il: 7 Dicembre 2017 alle 12:35 pm