Lavoratori danesi

LE 5 RAGIONI DEL PERCHE’ I LAVORATORI DANESI SONO I PIU’ FELICI AL MONDO

 

Sapevi che la Danimarca è conosciuta come uno dei “paesi più felici al mondo”? I Danesi non sono solamente felici a casa, ma anche sul posto di lavoro, infatti da studi condotti sulla “working satisfaction” si è dedotto che i lavoratori più felici al mondo si trovano in Danimarca.
Ma perché i lavoratori danesi sono i più felici rispetto a tutti i lavoratori del resto del mondo? Eccovi spiegato l’arcano in 5 sintetici punti.

 

1. ORE DI LAVORO RAGIONEVOLI

 

I Danesi non solo hanno ore di lavoro ridotte, bensì hanno dalle 5 alle 7 settimane di ferie all’anno, diverse festività nazionali e fino a un anno di congedo per maternità/paternità retribuito. Tramite statistiche dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ne risulta fuori una media che mette in relazione le ore di lavoro all’anno tra Americani, Sud Coreani e Danesi: la media danese è di solamente 1.408 ore l’anno, mentre quelle americane e sudcoreane sono rispettivamente 1.780 e 2.024 ore l’anno. I danesi hanno anche più ore di tempo libero rispetto a qualsiasi altro lavoratore dell’OCSE e la correlazione tra tempo libero e felicità è ben equilibrata. Viviamo nella convinzione che più ore di lavoro fai più ti impegni e più mansioni svolgi, concetto che risulta essere errato perché i lavoratori hanno anche una vita al di fuori del lavoro e che lavorare 80 ore a settimana fa male sia ai dipendenti che ai profitti.

 

2. BASSA DISTANZA DI POTERE

 

In molti paesi, se il tuo capo ti impartisce un ordine, lo esegui immediatamente senza rimuginarci troppo. In Danimarca, vengono dati pochissimi ordini diretti e i dipendenti sono più propensi a considerarli come suggerimenti. Il sociologo olandese Geert Hofstede ha quantificato la cultura in più di 100 paesi su diversi parametri, uno dei quali è la “distanza di potere”. Una distanza di potere elevata significa che i capi sono re incontrastati di cui ogni parola è legge. I luoghi di lavoro danesi hanno la più bassa distanza di potere del mondo con un punteggio di 18, mentre il Belgio di 65, la Cina si aggira attorno agli 80 e invece la Malesia detiene il record mondiale con un punteggio pari a 100. L’Italia non è visto come paese unico e omogeneo, infatti Hofstede attribuisce solamente al Nord Italia un punteggio di 50.

 

3. RILEVANTI VANTAGGI DI DISOCCUPAZIONE

 

In Danimarca, perdere il lavoro non è la fine del mondo. In effetti, l’assicurazione contro la disoccupazione sembra troppo bella per essere vera, dando ai lavoratori fino al 90% del loro stipendio originale per due anni. In poche parole: se sei un danese e non ti piace il tuo lavoro, puoi lasciare quel lavoro senza rischiare gravi problemi finanziari, “costringendo” le aziende a trattare bene i propri dipendenti o rischiano di perderli. In Italia una situazione del genere possiamo solamente sognarcela.

 

4. FORMAZIONE E SVILUPPO COSTANTI

 

Dalla metà del 1800, la Danimarca si è concentrata sull’educazione dei suoi lavoratori. Questa politica continua ancora oggi, con un insieme elaborato di politiche governative, sindacali e aziendali che consentono a quasi tutti i dipendenti che lo desiderino di seguire una formazione retribuita e di acquisire nuove competenze. La Danimarca spende di più su questi tipi di programmi rispetto a qualsiasi altro paese dell’OCSE.

 

5. ARBEJDSGLÆDE

 

No, non ho scritto digitando lettere a caso sulla tastiera. Ecco una parola che esiste solo nelle lingue scandinave: Arbejdsglæde. Arbejde significa lavoro e glæde significa felicità, quindi arbejdsglæde è “felicità al lavoro”. Questa parola non è di uso comune in nessun’altra lingua del pianeta. Molte persone in tutto il mondo odiano il loro lavoro e considerano tutto ciò perfettamente normale. Ad esempio, laddove gli scandinavi hanno arbejdsglæde, i giapponesi hanno invece karoshi, che significa “morte per eccesso di lavoro”. E questa non è una coincidenza: in danese c’è una parola perché i luoghi di lavoro danesi hanno una lunga tradizione di voler rendere felici i propri dipendenti. Per la maggior parte dei danesi, un lavoro non è solo un modo per farsi pagare, bensì si aspettano pienamente di potersi divertire anche sul posto di lavoro.

 

Se ti è venuta voglia di trasferirti in Danimarca, perché non pensi di cambiare le cose in Italia? Ethicjobs ci sta provando, e tu?

 

Articolo tradotto e riadattato in italiano dall’originale di positivesharing.com


Pubblicato il: 17 Maggio 2019 alle 12:53 pm