
11 Gen Dove si lavora di più al mondo?
Paese che vai usanza che trovi, così diceva il vecchio adagio.
Lo stesso proverbio si può applicare senza problemi anche al mondo del lavoro. Infatti, in ogni parte del mondo si lavora in maniera diversa e con orari differenti. Ma quali sono le nazioni dove si lavora di più?
Secondo una classifica stilata dall’OCSE in cima alla classifica, al posto della prevedibile Germania o del Giappone, troviamo invece il Messico dove nel 2016 ogni lavoratore ha lavorato all’incirca 2.255 ore l’anno.
Al secondo posto vi è un’altra parziale sorpresa: la Costa Rica. Ci si potrebbe aspettare la presenza di questo paese tropicale in una posizione così alta in ben altre classifiche, come quella delle spiagge più belle o del mare più pulito, ma in realtà in Costa Rica si lavorano mediamente 2.212 ore l’anno, non è un luogo dedicato esclusivamente al relax quindi.
In terza posizione troviamo la Corea del Sud, con ben 2.069 ore di lavoro annuali, ma è la quarta posizione a riservarci, ancora una volta, delle sorprese. La Grecia è infatti la quarta nazione dove si lavora di più al mondo con circa 2.035 ore per lavoratore.
E l’Italia? Il Bel Paese si posiziona oltre metà classifica, al ventunesimo posto, con 1.730 ore annuali, seguita immediatamente dal Giappone. Mentre Stati Uniti e Germania si classificano rispettivamente al quindicesimo e trentaseiesimo posto (ultima tra i membri dell’OCSE).
I risultati sono sì sorprendenti però per capirli appieno si dovrebbe dare risposta anche alle seguenti domande: come sono stati raccolti questi dati? Possono essere considerati attendibili? Come vengono calcolati gli straordinari?
Ad esempio la posizione a metà classifica del Giappone potrebbe essere stata influenzata dal fatto che, spesso, i lavoratori giapponesi decidono di restare in ufficio fino a tarda notte di loro spontanea volontà, ore in più non ufficiali che potrebbero non essere state registrate nel conteggio.
In ogni caso, i dati dell’OCSE rimangono indubbiamente molto interessanti e permettono di gettare nuova luce sui classici stereotipi legati al mondo del lavoro.