
06 Apr Aumenta la sensibilità delle persone nei confronti delle aziende etiche
In questo momento così delicato, siamo andati alla ricerca di dati che potessero supportare un tema che ci sta molto a cuore. Abbiamo voluto capire come questo venga affrontato durante l’emergenza Coronavirus.
Da sempre, indaghiamo sulla sensibilità delle persone nei confronti delle aziende che si dimostrano etiche. Abbiamo scoperto che la pandemia in corso ha aumentanto le aspettative dei consumatori.
Una crescita a doppia cifra
Dai risultati di una ricerca condotta in queste settimane, dall’Osservatorio Civic Brands, emerge una crescita a doppia cifra. Sono in aumento i consensi verso le marche che intervengono attivamente sul tessuto sociale:
“Avendo raccolto questi dati durante l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus, è plausibile che il dato possa risultare dopato dall’effetto della pioggia di donazioni che hanno interessato piccole, medie e grandi aziende. Tuttavia, è interessante notare che solo il 30% degli intervistati e delle intervistate risponde positivamente alla domanda se ricorda almeno una marca, un’azienda, un imprenditore o un manager particolarmente impegnato e attivo per aiutare il nostro Paese a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Cosa significa questo? Che gli incrementi valutativi rispetto all’anno precedente per le altre tre domande non sono viziati dal contesto emergenziale in cui sono stati raccolti.
Oggi più che mai, consumatori e consumatrici pretendono che marchi e aziende si espongano in prima persona rispetto a tematiche sociali rilevanti, oltre a vendere prodotti o a offrire servizi. Non solo, ma la maggior parte di loro esprime questa tensione come un bisogno vero e proprio, come se marche, servizi e manager potessero compensare le mancanze istituzionali. Il 63% del campione ammira le aziende che si occupano di temi sociali, politici e culturali, anche a costo di dividere l’opinione pubblica. Non è più il momento di pensare alle proprie azioni in una logica ecumenica. L’anno scorso alla stessa domanda la risposta affermativa era del 56%. I tempi sono maturi affinché i brand tornino all’economia civica. Agiscano per un bene comune. Sottolineino i propri credo, senza il timore di perdere consenso. Non è più una partita che si gioca solo sulle nuove generazioni.”
Le aspettative dei consumatori: vogliamo più aziende etiche
I numeri parlano da soli. I brand devono prendere piena consapevolezza del fatto che, a dispetto del tipo di catergoria e settore a cui appartengono, i consumatori si aspettano di vederli impegnati in un percorso verso un futuro migliore.
Questa tasformazione avverrà nel momento in cui le aziende tenderanno una mano. Dovranno adattare i propri prodotti e servizi, comunicare in maniera trasparente, aiutare e stare attenti ai bisogni dei propri dipendenti.
I brand non hanno solo il mero compito di fornirci ciò che ci necessità. Possono anche essere fonte di ispirazione ed esempio, attraverso le storie che raccontano, per trasmettere valori e messaggi positivi.
Speriamo, oggi più che mai, che le aziende si adoperino concretamente per attuare il cambiamento che le trasformerà in aziende etiche. A partire dalla propria realtà aziendale fino alla comunità nella quale operano.